'Se uno è volontario non deve essere retribuito sennò non è più volontario'
si diceva.
E poi leggo in questo blog a tinte forti suggerito dal buon P!O questa descrizione dei giovani presenti ad una riunione di emergency.
Siete il manifesto del fallimento di una generazione.
La dimostrazione mai richiesta di come dietro una sottocultura giovanile sedicente filantropica si nasconda la pochezza d’intenti di un esercito di invertebrati cresciuti a colpi di assistenzialismo parentale, canzoni di Rino Gaetano e tarallucci del Mulino Bianco. Vent’anni fa i vostri simili detenevano quantomeno il buongusto di rivelarsi per gli indolenti parassiti che in effetti erano: se ne stavano a casa in pigiama o sotto un ponte a sfiancarsi di eroina, e avevano la decenza di non illudere genitori apprensivi reclamando rette universitarie per lauree triennali di cui a stento ricordate il nome.
Tra una manciata d’anni il cappuccino al bar mi verrà servito da dottori in Scienze dell’Informazione Scritta e Ipertestuale, luminari di Psicologia della Prevenzione del Disagio Individuale e Relazionale, laureati in Scienze Sociali per la Cooperazione, lo Sviluppo e le Relazioni tra i Popoli.
il post è tutto da leggere (io forse ho semplificato),
la mia esperienza coi ragazzi del cineforum va in tutt'altra direzione ma mi sa che vivo in una singolare situazione...
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